Il primo impatto è quello che conta in un’email

Por NewsMDirector
4 mins

Niente è più vero del fatto che in una campagna di email marketing, il primo impatto influisce su tutte le operazioni che verranno effettuate in seguito. La prima cosa che vede chi riceve l’email, è una linea in cui appaiono i dati di chi realizza l’invio e del perchè ci sta scrivendo. Cosí semplice e complicato allo stesso tempo, perché se non riusciamo ad agganciare il lettore con le informazioni che utilizziamo in questa fase, le porte della conversione si manterranno inevitabilmente chiuse per le nostre comunicazioni. Per questo non ha senso dedicare tanta attenzione alla captazione e creazione di un database di prospect amplio, vario e interessato ai nostri prodotti e servizi, se poi non ci dedichiamo con cura ai messaggi che inviamo.

Chi invia il messaggio

Molte volte ci si dimentica di uno dei fattori più importanti: identificarci. E’ importante che chi riceve l’email ci riconosca all’istante. La fiducia è essenziale e per questo è importante fare attenzione alla linea del “from” o “da”, che è quella che indica chi invia il messaggio. Secondo uno studio di DoubleClick, il 95,5% degli utenti segnalano come spam le email che ricevono da sconosciuti. Da qui l’importanza di utilizzare in detto spazio un’identificazione chiara, come il tuo nome, il nome del tuo brand o attività, o il dominio del tuo sito. Raramente facciamo attenzione all’ indirizzo email dal quale si invia il messaggio: il “from address”, uno spazio in cui possiamo utilizzare dei trucchi che ci potrebbero aiutare ad aumentare la fiducia dei nostri iscritti.

Anche se il messaggio può essere inviato da un account di posta inesistente, l’ideale sarebbe utilizzare un indirizzo già esistente. Senza dubbio, in questo spazio dobbiamo mettere in movimento la nostra creatività. Non ha più senso utilizzare un account del tipo “latuaultimaopportunità@iltuodominio.it”, nel caso tu stia inviando email di offerte dell’ultima ora. Più creativi e chiari siamo, maggiori possibilità avremo di superare la barriera di apertura. Se effettuiamo comunicazioni abituali, può essere utile, ad esempio, utilizzare sempre lo stesso stile in maniera tale che i nostri utenti ci riconoscano.

Se stai utilizzando un programma di gestione di invio di email come MDirector, hai sempre la possibilità di indicare sia il mittente, sia l’indirizzo che vuoi che il tuo cliente veda quando apre l’email, un vantaggio rispetto ad altre modalità di realizzare invii di campagne di email marketing.

Di cosa vogliamo parlare

È curioso che poco più di una decina di caratteri siano tanto importanti, però non vi è dubbio che l’oggetto sia l’arma principale per garantire che il messaggio raggiunga il destinatario. Se l’oggetto non attira l’attenzione a prima vista, il messaggio finirà sicuramente nel cestino o, peggio ancora, rimarrà nella casella di posta senza essere mai letto.

Non esiste una formula magica per la creazione dell’oggetto perfetto, però ci sono delle regole da seguire che possono aiutarci. Un buon oggetto deve tener conto dei seguenti aspetti:

Infine, il segreto è immedesimarsi nelle persone che stiamo cercando di agganciare. Se diciamo loro chiaramente chi siamo, da dove inviamo il messaggio e, soprattutto, il motivo per cui desideriamo la loro attenzione, è probabile che almeno aprano l’email per leggerne il contenuto.

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