Email Marketing

Test A/B per ottimizzare le campagne di Email Marketing

Por NewsMDirector

el 13 de Febbraio de 2015

el 13/02/2015

6 mins
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software de email marketing que permita tests A/B

Sei sicuro che il tema dell’ultima campagna e-mail è quello giusto? Forse avrebbe funzionato meglio con un altro gestore? Quale deve essere l’immagine che accompagna il messaggio? Sarebbe stato meglio inviare un altro giorno? Per tutte le campagne di Email Marketing efficaci bisogna assicurarsi che gli elementi che la compongono sono le soluzioni migliori in ogni caso.

Per raggiungere questo obiettivo, le piattaforme di Email Marketing professionali come MDirector mettono a vostra disposizione uno strumento fondamentale: il test A / B per ottimizzare la campagna .

Il Test A / B è un test comparativo tra due varianti dello stesso elemento, A e B, che viene inviato a un campione rappresentativo di utenti, di solito circa il 10% o il 15%. I risultati del test ti consentiranno di sapere qual è quello che porterà ad una ottimizzazione dei risultati in modo da poterlo applicare anche agli altri utenti.

È interessante notare come molte aziende non dedicano lo sforzo necessario per trovare gli elementi da ottimizzare in ciascuna campagna mediante l’utilizzo del  test A / B. La chiave del successo di un e-mailing, invece, sta proprio nell’ utilizzo di questi test A / B per avere la sicurezza di star creando e implementando i contenuti e gli elementi adatti a  raggiungere la conversione finale.

Test A/B su tutti gli aspetti di una campagna di Email Marketing

Il Test A / B può essere applicato a tutti i canali di marketing online, dai banner agli  annunci su Google Adwords passando , naturalmente, per l’Email Marketing, laddove fosse possibile confrontare quasi tutti  gli aspetti che caratterizzano una campagna:

  • Il mittente: una delle principali ragioni indicate dagli utenti per aprire o respingere una e-mail che costituisce il punto di partenza. Garantire che conoscete e vi fidate della vostra azienda, potrebbe costituire un ottimo inizio. Tuttavia, sarebbe interessante confrontare se le aperture vengono maggiormente effettuate quando il mittente è una persona specifica o quando è un’azienda.
  • L’indirizzo di spedizione: è sempre più importante conoscere l’indirizzo e-mail dalla quale viene effettuato l’invio, almeno quello pubblica che vedono i clienti. Lavorare con diverse varianti o più serie o con una maggiore dose di creatività vi consentirà di sapere cosa motiva di più gli iscritti a cliccare e a proseguire nella lettura del messaggio.
  • Segmentazione: state inviando messaggi adeguati alle persone che sono veramente interessate a riceverli? Realizzare abitualmente Test A / B, con una serie di messaggi ad hoc per un segmento o l’altro del vostro database vi permetterà di capire ciò che i clienti sono davvero disposti ad aprire e a leggere. Un’altra opzione è quella di inviare lo stesso messaggio a diversi gruppi di persone per sapere come si comportano davanti ad uno stesso contenuto.
  • L’oggetto: è chiaro, ormai, che usare una parola piuttosto che un’altra per identificare l’oggetto fa la differenza per quanto riguarda il numero di aperture, la possibilità di cadere nella cartella di spam e il rischio di perdersi  nell’immensità di messaggi di posta elettronica che ci si trova a gestire. Soli 45 caratteri sono la chiave di volta per il successo. Vale la pena investire un po’ di tempo nel provare con alcune varianti per vedere quale funziona meglio? Si possono effettuare prove con oggetti brevi, o con altri di maggiore lunghezza e quindi che contengono più informazioni, o con altri che invece, sottolineano l’urgenza di offerta … ; in qualunque caso la questione sarebbe testare ognuno dei caratteri  coinvolti.
  • La call to action (CTA): quanto detto risulterebbe inutile se , quando un utente apre il messaggio, non viene stimolato ad effettuare un’ azione concreta. Conviene, inoltre, effettuare dei test sulla posizione dei bottoni, e anche sulla loro disposizione nella email. Con queste prove si ottengono dati attendibili proprio su quegli elementi che fanno aumentare i tassi di clic.
  • Tutti gli elementi del messaggio: è necessario considerare tutti i fattori che sono parte del messaggio. Realizzare diverse versioni delle immagini che accompagnano il testo, o del tono con cui è stato scritto, o della posizione dei vari link, vi assicureranno un più alto tasso di conversioni. Gli elementi del  messaggio che possono essere testati sono:
  • o Testo
  • o Immagini
  • o Tono
  • o Link
  •  Il tempo di spedizione: l’ora e il giorno ai quali viene effettuato l’ invio, hanno una ripercussione diretta sui tassi di apertura. Pertanto è opportuno eseguire test A / B laddove è previsto un gioco di varianti al momento dell’ invio. Chissà se si fosse realizzato l’invio un’ ora dopo se si sarebbe potuta ottenere una risposta migliore. Solo un confronto con il tuoi clienti effettivi può fornirci una risposta.

La landing page è quella pagina tramite la quale si attiva una call to action: molte aziende dimenticano che il ciclo di conversione non termina con l’email, se non si è prima passati  obbligatoriamente da una landing page efficace che aiuta la conversione. Pertanto, è interessante fare test per analizzare il comportamento di tutti gli elementi che si ritengono essere decisivi per una landing page ottimale;  tra questi elementi rientrano :

  • o il proprietario.
  • o il contenuto.
  • o la call to action (CTA).
  • o la forma.
  • o la pagina di ringraziamento

Come fare un Test A/B su MDirector

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MDirector offre la possibilità di fare dei test A / B per confrontare sia l’ oggetto che la creatività del messaggio. Per fare questo è necessario accedere come amministratore della campagna e selezionare l’ opzione “Creazione di test A / B” dal  menu a tendina arancione e seguire le indicazioni

  1. Che cosa si desidera confrontare, l’ oggetto o la creatività?
  2. Come si divide il campione selezionato di persone al quale indirizzare ciascuno degli invii.
  3. Quale criterio deciderà chi è il vincitore del test: il tasso di aperture o il tasso di click?
  4. Qual è la soglia minima del test da raggiungere perché esso si possa ritenere adeguato e si possa quindi inviare il campione al resto del database ?
  5. Per quanto tempo il test sarà attivo?

Una volta ottenuti i risultati, MDirector da automaticamente priorità a chi ha ottenuto  il  migliore risultato e procede con l’ invio ad altri utenti.

Infine, non cadete nell’errore ricorrente di considerare il target oggettivo.

Non pensare o agire come farebbe il target di persone al quale ti rivolgi, piuttosto, il modo migliore per ottenere il successo e per poter disporre di dati reali sull’ esito di una campagna di Email Marketing è propri quello di effettuare dei test con gli iscritti attuali.

 

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