Email Marketing

Le 8 metriche che dovrebbe riportare un report di email marketing

Por NewsMDirector

el 18 de Maggio de 2022

el 18/05/2022

7 mins
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Il report di email marketing perfetto è quello che non lascia nulla al caso. Ossia, quello che ti permette di misurare tutti gli obiettivi specifici in anticipo in maniera efficace. In modo che tu possa utilizzare i risultati mostrati per cambiare, eliminare e, in ogni caso, ottimizzare le tue campagne di email marketing.

Solo così le metriche di email marketing ti aiuteranno a:

  • Risparmiare tempo
  • Lanciare strategie più efficaci
  • Migliorare il ROI delle tue azioni

Per questo è importante che tu conosca quali sono quelle più imporanti per la tua strategia.

Funzionano come indicatori di ogni azione che forma parte delle tue campagne di emailing. E quindi il tuo report di email marketing deve misurare variabili multiple: il numero di aperture, il numero di rimbalzi, clicks, conversioni o tasso di spam, tra le altre. È l’unico modo per sapere come migliorare.

Dai valore alle analisi

Chiaramente, come per molti responsabili marketing, il tempo è un bene che scarseggia nella quotidianità. E, di conseguenza, non puoi fare tutto. Ma il grande errore è focalizzarsi sul creare una campagna senza pianificare l’analisi che indichi se sta funzionando o no e come migliorarla.

Ossia, a volte la pianificazione delle campagne si fa all’ultimo momento e la cosa non da margine per fare A/B test che sarebbero consigliabili quando si lancia una campagna di email marketing. E ciò che è ancora peggio: non identificare dal primo momento quali indicatori si utilizzeranno per misurare il rendimento.

Per questo, si cade nell’errore di utilizzare le metriche ‘abituali’ senza pensare se sono adeguate per i casi concreti. Ma fidarti solo delle metriche come il tasso di apertura o il tasso di delivery non è sufficiente per misurare il rendimento totale della tua strategia.

Prima che accada ti consigliamo di avere un report di email marketing con le metriche necessarie e imprescindibili. In questo modo anche se hai poco tempo misurerai ogni dettaglio.

Il report di email marketing perfetto

Per questo, anche se ogni campagna avrà un obiettivo, sei certo che questi sono gli 8 dati da considerare in qualsiasi analisi.

1.- Tasso di deliverability

La prima metrica del tuo report di email marketing deve mostrare il tasso di deliverability. In questo modo, dal primo momento potrai sapere quanti tra i messaggi inviati sono giunti a destinazione. E quanti si sono invece persi.

Il tasso di deliverability è quello che segna l’inizio delle relazioni con i tuoi utenti e si calcola mediante la seguente formula:

(Mail inviate – Mail rimbalzate) / Mail inviate

Quindi, immagina che il tuo database abbia 1000 utenti. Ma di questi 1000, 100 sono rimbalzi. In questo caso il tasso di deliverability è 0,9. Il 90% delle mail raggiungono i destinatari.

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Avere costanza nel tasso di deliverability nel tuo report di email marketing è vitale per sapere se hai un database pulito e aggiornato. Ti consigliamo di abituarti a verificare l’autenticità delle mail del tuo database.

Di fatto, realizzare questo processo in maniera continuativa è fondamentale per evitare rimbalzi a lungo termine e garantire che il tuo database sia pulito.

2.- Tasso di rimbalzo

Molto legato al tasso anteriore, è il tasso di rimbalzo. Il tasso di deliverability non può essere calcolato senza sapere quante mail sono tornate indietro. Questo tasso mostra il volume delle mail inviate che, per determinati motivi, non hanno raggiunto la casella di posta in entrata del destinatario.

E questa è una delle cose peggiori che possono succedere alla tua campagna di email, dato che vanificheranno i tuoi sforzi. Ossia, è molto probabile che tu ti sia sforzato nel creare una grafica originale, call to action interessanti o che ti sia impegnato per cercare il subject perfetto per garantire le aperture.

Ma se le mail non arrivano a destinazione? Se non lo sapevi, una mail su cinque non arriva a destinazione. E per questo più basso è questo tasso, meglio è. Esistono inoltre diversi livelli di rimbalzo. E la cosa migliore per evitarlo e avere un rating alto.

3.- Tasso di apertura

Sai quanti messaggi tra quelli inviati sono arrivati a destinazione. E quanti sono stati rimbalzati. Ma quale percentuale di messaggi è stata aperta dagli utenti? Quanti sono passati dal subject all’apertura?

Il tasso di apertura indica la quantità di utenti che hanno ricevuto il tuo messaggio e, successivamente, lo hanno aperto. Ovviamente non misura l’interesse che il destinatario ha nel contenuto. Ossia, non calcola se l’utente ha interagito, lo ha letto completamente o lo ha solo aperto e chiuso.

4.- Per misurare le interazioni c’è il tasso di click

Il tasso di click è un altro dei must in un report di email marketing dato che il proposito di una mail è che l’utente faccia click sui link inclusi perché, poi, possano convertire.

Per calcolare il tasso di click è vitale conoscere in anticipo il tasso di apertura. Di fatto è impossibile che un utente clicchi sui link se non ha aperto la mail. Quindi l’apertura è un passo obbligatorio. Così potrai calcolare quanti degli utenti che hanno aperto il tuo messaggio sono stati interessati e hanno voluto andare oltre. Soprattutto perché sono questi che sono più vicini alla conversione.

Inoltre, avere la percezione di quanti utenti hanno cliccato sui tuoi link è fondamentale per vedere quali mail sono più funzionali e attirano l’attenzione. E per sapere dove funziona meglio la call to action ad esempio.

In questo caso ti consigliamo di appoggiarti a una piattaforma di email marketing professionale per consultare questo report in tempo reale.

5.- Tasso di conversione

Il tasso di conversione segnala il numero di utenti che effettuano l’azione desiderata. Ossia, misura le mail che hanno portato l’utente a effettuare una determinata azione e, quindi, quanti utenti l’hanno completata.

In un report di email marketing non può inoltre mancare questo indicatore dato che è quello che misura se hai raggiunto o no il tuo obiettivo.

Che tipo di conversione si può portare a termine mediante una mail? Questi sono alcuni esempi:

  • Si possono completare form o registrazioni. In questo modo l’utente offre dati come il telefono, il nome, l’indirizzo, il codice postale, il paese, il numero di carta di credito, ecc.
  • Completare una transazione. Ossia comprare un prodotto o servizio.
  • Scaricare un documento, un prodotto, un form, un’immagine, un video, un file, ecc.
  • Attivare una prova gratuita di un prodotto o servizio.
  • Ottenere un’iscrizione a una newsletter, a un servizio di mailing o qualsiasi altro servizio come webinars.

6.- Le disiscrizioni

Le disiscrizioni fanno riferimento agli utenti che erano iscritti alle tue newsletter e che hanno deciso di non ricevere ulteriori messaggi. Quindi, grazie a questo indicatore puoi misurare il livello di engagement che ottengono le tue mail e se realmente coinvolgono la tua audience target.

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È uno dei dati più temuti dalle aziende. E di fatto uno dei più allarmanti in un report di email marketing. Quando un utente decide che non vuole ricevere altri messaggi è perché considera che non gli interessa ciò che hai da dire. Quindi ci sarà un problema nella tua strategia e lo devi analizzare. Soprattutto se la percentuale è alta e in crescita.

7.- Tasso di retention degli utenti

Nel caso contrario analizzi invece i tuoi utenti più fedeli. E verificare quanto sono contenti delle tue comunicazioni è fondamentale. Soprattutto per valutare la fedeltà e trasformare i clienti in brand advocates.

Il tasso di retention degli utenti è una metrica importante che devi analizzare. Soprattutto a medio termine dato che sarà un indicatore del fatto che la tua campagna sta funzionando.

Si calcola mediante la formula mostrata nell’immagine, ossia:

[Iscritti – Rimbalzati – Disiscritti] / Iscritti 

8 – Tasso di rendimento

L’indicatore che ti mostra come ha funzionato la tua campagna di emailing è il tasso di rendimento.

In questo processo intervengono dati e informazioni come quelli legati ai costi della campagna. Tra di essi entrano in gioco il costo dell’invio massivo delle mail o l’investimento nell’analisi. Si calcola secondo la formula:

Tasso di rendimento = (Entrate generate -c osto della campagna – costo dei prodotti venduti) / Mail inviate 

In definitiva includere queste 8 metriche in un report di email marketing e farlo man mano non risolverà i tuoi problemi di mancanza di tempo. Per questo devi risparmiare energia e tempo e devi utilizzare un software di email marketing come MDirector che automatizza gran parte dei processi.

In questo modo potrai ottenere tutte le informazioni legate alle tue campagne su uno stesso pannello. Prova ora MDirector e comincia a estrarre valore dalle metriche che danno forma al report di email marketing ideale.

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